Continuano le indagini sul tabaccaio di Frosinone che ha sparato a un ladro che si era infiltrato nella sua abitazione, uccidendolo.

Nel caso in cui fosse accertato l’eccesso di legittima difesa, il tabaccaio di Frosinone rischierebbe l’accusa di omicidio colposo e fino a cinque anni di reclusione.

L’uomo è accusato di aver ucciso un ladro che si era infiltrato nella sua abitazione. Il malvivente, un uomo di 39 anni rumeno, è morto sul colpo. Stando alle prime ricostruzioni il colpo di fucile sarebbe stato sparato da oltre otto metri di distanza, forse troppo per decretare la legittima difesa.

La posizione del tabaccaio

Il tabaccaio è molto conosciuto in paese, dove svolge indefessamente la sua attività da anni. L’intera comunità del comune di Santo Padre, in provincia di Frosinone, prende le difese dell’uomo: “Ha fatto bene”, dicono. I cittadini affermano che non era la prima volta che il tabaccaio veniva derubato e sicuramente ha agito per difendere la sua proprietà.

C’è anche chi mormora, però, che si sapeva che il tabaccaio possedeva un fucile. “Maneggiava le armi”, commenta maliziosamente qualcuno “quel fucile era intenzionato ad usarlo”.

Legittima difesa oppure un atto voluto? Continuano le indagini per chiarire la posizione del tabaccaio di Frosinone.

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ultimo aggiornamento: 27 Ottobre 2021 17:38


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